GUAMAGGIORE
abitanti: 1112
altezza s.l.m. : mt 199
superficie: 16,44 Km quadrati
20 gennaio - S. Sebastiano - patrono festa religiosa
febbraio - carnevale guamaggiorese
5 maggio - S. Sebastiano - patrono festa civile
22 luglio - S. Maria Maddalena
La
coop GOYMAIOR è insediata nella parte
centrale di un ampio territorio della
Sardegna centro meridionale chiamata
Trexenta distante circa 40 Km da
Cagliari. Caratterizzata da fertili e
verdi pianure alternate da modesti
rilievi i suoi abitanti sono dediti
prevalentemente all'agricoltura e al
commercio. Guamaggiore è il centro
abitato in cui Goymaior esercita la
propria attività. E' un paese situato nella parte centro meridionale della Trexenta. Il suo territorio è esteso su una superficie di 16,44 Km quadrati e confina con i comuni di Guasila a ovest, Ortacesus a sud, Gesico a nord e Selegas a est.
Il centro urbano si estende su un territorio prevalentemente pianeggiante, ma le zone più alte del suo territorio raggiungono i 500 metri. Abitata da
1000 abitanti circa Guamaggiore è caratterizzata da una economia a prevalenza agricola.
La presenza umana sul territorio è antichissimo. Ciò è dimostrato dalla presenza di
numerosi ruderi di nuraghi (circa 25). Nell'alto medioevo Guamaggiore era uno dei centri più popolati della curatoria della Trexenta. Nell'arco di tempo che và dal 1651 al 1681 Guamaggiore fu duramente colpita da due epidemie di peste che
finì per decimare la popolazione.
Sotto il profilo dell'arte, importante è la chiesa di San Pietro
(foto in basso a sinistra) risalente al 1400 e la chiesa di San Sebastiano
(foto in alto), XVII secolo.
Guamaggiore ha dato i natali a Efisio Vincenzo Melis, autore di note commedie in lingua sarda quali "Tziu Paddori" e "Su Bandidori".
A Guamaggiore si festeggia Santa Maria Maddalena, nella seconda quindicina di luglio. Il rito religioso della santa messa è celebrata nella chiesetta campestre di Santa Maria Maddalena
(foto sopra a destra) risalente al XVII secolo.
San Sebastiano si festeggia il 5 maggio
ed è la festa patronale: quest’ultima sagra conserva tuttora la tradizionale cerimonia della festa dei tronchi d’albero. Anticamente una nutrita delegazione del paese si recava per le colline della Trexenta con i buoi addobbati a festa, dove tra divertenti
danze popolari si tagliavano i tronchi che sarebbero serviti per il falò dedicato al santo acceso dentro il centro abitato
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